martedì 18 ottobre 2016

Carcassonne: i bei giochi in scatola come non li fanno più



Rieccoci, oggi rievocherei la desueta abitudine dei giochi in scatola che fra i giovani va sempre più sparendo in nome dei più sberluccicosi e blasonatissimi videogiochi.
E tu, genitore che in soffitta a casa dei tuoi hai gigaettari di scatolame di monopoli, risiki, hotel e bei-giochi-che-non-si-usano-più da oggi non ti devi più disperare!

Ok, i tempi sono cambiati, e benchè il gioco dell'oca sia invecchiato come la credenza della nonna che lo contiene oggi fra gli editori c'è ancora chi scommette sui giochi in scatola.
Come ad esempio la Giochi uniti che dalla teutonica Germania da più di qualche anno importa un giochillo bellissimo, immediato da imparare, (e non parlo di adulti, parlo di mio figlio che la prima volta che abbiamo aperto la scatola ha imparato da solo a 4 anni)
Il gioco in questione si chiama Carcassonne (deve il suo nome ad una città medievale europea le cui mura di cinta sono ancora tutte intatte) ed è un meravigliosamente meraviglioso gioco a punti in cui a turno si pesca una carta e si crea il tabellone di gioco posizionando nel contempo le proprie pedine per conquistare le strutture che si contribuisce a costruire.Casualità delle carte pescate, capacità strategica e di improvvizazione sono alla base di questo gioco che riunisce veramente attorno al tavolo famglie intere.
Un successo planetario.(comprovato dalle 12 espanzioni che lo rendono praticamente infinito)

ma rieccoci alle somme:

PRO:
- gioco bellissimo e semplice da imparare
- con la scatola base si gioca fino in 6!

CONTRO:
- Le espansioni che vale veramente la pena avere sono un paio (che recensiremo) il resto impastano la semplicità e le meccaniche base
- Attualmente la scatola base costa 30 euro.... Non tantissimo, ma nemmeno pochissimo (considerando che è tutto cartone)

VOTO:
10/10
consigliatissimo per il divertimento dei grandi e lo sviluppo delle capacità intellettive e di ragionamento dei più piccoli


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